Hai dubbi sulle verifiche periodiche degli impianti elevatori? CSDM ti aiuta a fare chiarezza sulle procedure da seguire per la verifica dell’impianto condominiale.

Raramente si incontra un edificio che non sia dotato di un ascensore.
Per legge, infatti, ogni palazzo che supera i tre piani d’altezza deve essere dotato di impianti elevatori per garantire l’accesso ai piani più alti anche a persone con difficoltà deambulatorie e altri impedimenti fisici. L’unica eccezione risiede negli edifici di vecchia costruzione antecedenti al 1989, che comunque, grazie ai vari bonus come i 110% e gli incentivi all’abbattimento delle barriere architettoniche, stanno affrontano un processo di ammodernamento.

csdm verifiche ascensori gennaio2024

Avere un ascensore comporta responsabilità.

In quanto dispositivi destinati alla movimentazione di persone, necessitano di essere manutenuti e controllati regolarmente, per garantire la sicurezza delle persone che li utilizzano.

Qui entra in gioco la figura dell’amministratore di condominio, il cui compito è, tra le altre mansioni, sincerarsi che l’impianto sia perfettamente funzionante, in ogni sua componente, effettuando e pianificando delle verifiche periodiche di controllo.

La vita media di un ascensore è stimata attorno ai 15 anni. Ma, forse non molti di voi lo sapranno, circa l’80% degli ascensori in Italia è in funzione da più del doppio del tempo. Risulta quindi importante, se non fondamentale, che ogni impianto sia debitamente controllato e mantenuto nelle migliori condizioni, effettuando verifiche e manutenzioni, volte a evitare spiacevoli incidenti.

Da qui nasce l’esigenza di affidare a degli organismi terzi abilitati, come l’ente di verifica CSDM, la certificazione di queste macchine. Gli enti stessi sono controllati e abilitati da Accerdia che verifica le corrette procedure di certificazione e che vengano rispettati i parametri di terziarietà.

Un compito molto importante se si pensa che in Italia c’è un’altissima densità di impianti elevatori: con una proporzione di un ascensore ogni 62 persone, il nostro Paese si colloca al primo posto nella classifica mondiale. Ma solo al secondo per quanto riguarda il numero di installazioni totali, con ben 900mila impianti, superati solamente dalla Cina.

Ma che cos’è la verifica periodica degli ascensori?

La verifica periodica, come suggerisce il nome, è un controllo che deve essere effettuato ogni due anni su tutto l’impianto dell’ascensore, in condominio o in azienda, affinché sia possibile constatare il corretto funzionamento delle componenti di sicurezza che garantiscano il corretto funzionamento delle stesse e assicurino il corretto funzionamento dell’ascensore. Questo tipo di verifica può essere svolto solamente da enti accreditati da Accredia e ing. Abilitati dal ministero i quali emetteranno un verbale di verifica, con esito positivo o negativo, da inserire all’interno del libretto dell’impianto. Questo documento è detenuto dall’amministratore di condominio, dal legale rappresentate dell’azienda, dall’ente di verifica e dal manutentore.

In cosa consiste la verifica periodica?

Prima di andare a spiegare le diverse fasi di una verifica, è importante rendere noto che ne esistono due diverse tipologie: semestrali e biennali.

Le verifiche semestrali sono anche dette “verifiche manutentive”. Come suggerito dal nome, vengono effettuate ogni sei mesi dal manutentore dell’impianto che si accerta del corretto funzionamento dell’impianto e delle sue componenti di sicurezza secondo le modalità previste al comma 4 art. 15 del D.P.R. 162/99 del 30 aprile 1999.

Le verifiche biennali, invece, hanno due differenti scopi:

  • assicurarsi che tutti i componenti e i dispositivi di sicurezza dell’impianto di sollevamento siano correttamente funzionanti;
  • controllare che tutte le verifiche semestrali siano state svolte e riportate correttamente all’interno del libretto dell’impianto.

Al termine della verifica, che può avere esito positivo o negativo, viene redatto un verbale in cui vengono annotati i risultati dei controlli secondo l’articolo 16 del D.P.R. 162/99 del 30 aprile 1999.

Cosa fare in caso di esito negativo di una verifica periodica?

Le verifiche vengono disposte, secondo la legge, per assicurarsi che l’impianto sia in salute. Quando una verifica va a buon fine, viene certificato che l’ascensore è a norma.

Qualora, invece, la verifica dovesse dare esito negativo, rilevando delle anomalie che rendono impossibile l’utilizzo dell’impianto elevatore, il tecnico che ha effettuato la verifica deve comunicare all’ufficio comunale, presso cui è stata registrata l’immatricolazione dell’impianto, tutte le irregolarità attraverso il verbale di verifica. Se necessario, all’impianto verranno apposti degli specifici sigilli che ne impediranno l’uso fino a quando non verrà eseguita una nuova verifica che produrrà un esito positivo.

È obbligatoria la verifica degli ascensori?

Sì, la verifica biennale è obbligatoria per legge. E non solo: svolgere queste verifiche in maniera corretta e puntuale, dando seguito a quanto segnalato dall’ente nel verbale di verifica, consente una maggior vita dell’impianto e garantisce la sicurezza agli utilizzatori

Cosa dice la legge?

Le verifiche periodiche agli ascensori sono regolamentate dal Dpr 162/99 e da successivi decreti che, cambiando le esigenze di sicurezza con l’evoluzione della tecnologia, hanno aggiornato la materia. Esso sancisce che gli interventi di verifica devono essere svolte da organi competenti, quali enti privati accreditati, ASL, ARPA e Ministero del Lavoro. Inoltre impone l’obbligatorietà di apporre ad ogni singolo ascensore una targhetta nominale riportante il marchio CE. Ogni targhetta deve enunciare il numero di matricola del mezzo, la portata massima della cabina (sia relativamente al peso che al numero massimo di persone che può contenere), il nome dell’installatore dell’impianto e il nome di chi ne effettua i lavori di manutenzione.

Che differenza c’è tra una verifica periodica e una straordinaria?

Oltre alle verifiche periodiche che abbiamo avuto modo di conoscere nei precedenti paragrafi, esiste anche un altro tipo di controllo, da effettuare senza alcuna frequenza specifica né scadenza.

Normalmente una verifica straordinaria si rende necessaria quando:

  • richiesta da parte del comune di verifica straordinaria per rilascio matricola;
  • vengono effettuati interventi di manutenzione che modificano la struttura stessa dell’ascensore, quali la portata, la velocità e le modalità di movimentazione del carrello elevatore;
  • viene sostituita l’intera cabina dell’ascensore o alcune parti come le porte o delle componenti del quadro elettrico;
  • a seguito di guasti o incidenti. In questo caso servono ad individuare le cause scatenanti e a controllare non si verifichino nuovamente dopo l’intervento di manutenzione.

Perché è importante effettuare delle verifiche periodiche sugli ascensori?

Effettuare delle verifiche, sia periodiche che straordinarie, aiuta ad avere un quadro chiaro delle condizioni di sicurezza della struttura e delle componenti dell’impianto. In questo modo è possibile prevedere e programmare degli interventi di manutenzione che vadano a correggere eventuali malfunzionamenti delle componenti di sicurezza e garantiscano maggior longevità all’impianto, abbassando anche i costi per i condomini.

Cosa fa CSDM?

CSDM è il partner ideale per gli amministratori di condominio. In quanto ente accreditato e abilitato, si occupa di fornire dal 1999 servizi di collaudo e verifiche per gli impianti elevatori di condomini e aziende. Rivolgiti a noi se necessiti di verifiche periodiche biennali o verifiche straordinarie al tuo ascensore.

Rivolgiti a CSDM e ricevi un servizio professionale, affidabile e su misura per le tue esigenze.

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